Un tour tra alcuni dei tesori naturalistici più belli dell’Abruzzo
Viene chiamata anche “regione verde d’Europa” ed è la meta ideale da raggiungere per gli amanti del turismo in libertà che desiderano una vacanza all’insegna della natura, a tratti incontaminata, e della storia ricca di antichi tesori e tradizioni.
È l’Abruzzo, cinto dall’abbraccio del Mar Adriatico da un lato e dall’Appennino centrale dall’altro. Oltre 130 chilometri di litorale tra coste frastagliate, arenili sabbiosi e lidi solitari, ma anche un entroterra che ospita ben tre parchi nazionali, un’area marina protetta, un parco regionale e più di trenta riserve naturali.
Ed è proprio alle sue meraviglie ambientali che è dedicato questo tour, durante il quale sarete accolti da panorami mozzafiato e da una vasta biodiversità: dal Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (uno dei più grandi d’Italia), dove potrete scoprire anche la Riserva protetta Gole del Salinello, fino al Parco di Vicoli, nel piccolo centro di origini medievali.
Se, poi, vi affascina scoprire anche il passato di un territorio con APC GOLD CARD potrete visitare a prezzo ridotto alcuni dei più interessanti poli culturali di Pescara come il “Museo Genti d’Abruzzo” che custodisce reperti e testimonianze della vita abruzzese. Sarà un’ottima occasione anche per visitare la città dove sono venuti alla luce interessanti reperti archeologici, come un villaggio neolitico sotto il Colle Orlando che risale a circa 6000 anni fa.
Tra montagne, ghiacciai e resti di una storia millenaria nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Con all’incirca 150 mila ettari di estensione (copre marginalmente anche Lazio e Marche) è formato da due gruppi montuosi: il massiccio del Gran Sasso e i Monti della Laga. All’interno del Parco, istituito a metà degli anni Novanta del secolo scorso, troviamo anche il ghiacciaio del Calderone – il più a sud d’Europa – e il vasto altopiano di Campo Imperatore di origine glaciale e carsico-alluvionale. Per quanti come noi prediligono il turismo lento, è possibile incamminarsi lungo diversi itinerari alla scoperta delle oltre 2300 specie vegetali ospitate nel Parco, più di un quinto dell’intera flora europea. Anche la fauna è particolarmente ricca con il camoscio d’Abruzzo, il lupo appenninico e l’orso marsicano.
Il territorio del Parco Nazionale però, vi offre l’opportunità di far visita anche agli antichi centri storici di Assergi, Barisciano, Santo Stefano di Sessanio, Calascio sul versante aquilano. Verso Pescara, invece, merita un visita la torre del feudo di Forca di Penne. Ma non solo: vi segnaliamo anche i piccoli borghi medievali tra i boschi che caratterizzano il versante teramano, gli eremi della Montagna dei Fiori, Civitella del Tronto con la sua enorme fortezza, e i resti di Castel Manfrino (XII-XIII secolo) sulle Gole del Salinello.
Nel cuore dei canyon d’Abruzzo: la Riserva naturale Gole del Salinello
Si trova ai piedi dei Monti Gemelli – piccolo massiccio montuoso formato dalla Montagna dei Fiori e dalla Montagna di Campli – la Riserva naturale Gole del Salinello è attraversata dall’omonimo fiume che sfocia nell’Adriatico. L’acqua del Salinello ha scavato la roccia “dando vita” alle gole chiuse fra pareti alte fino a 200 metri. Il paesaggio del canyon si mostra con ruscelli, laghetti, sorgenti, la Cascata del Caccamo e diverse grotte di origine carsica. In queste ultime sono presenti anche testimonianze dell’età del bronzo e del neolitico come la Grotta di Sant’Angelo, che per molti secoli è stata un importante luogo di culto e che ancora oggi è meta di pellegrinaggi in memoria di San Michele Arcangelo.
In questa cavità rupestre è stato allestito anche un museo che con pannelli e immagini racconta la storia del sito. A 600 metri sul livello del mare, è nota infatti soprattutto dal punto di vista archeologico: intorno agli anni Sessanta del Novecento sono stati rinvenuti resti che vanno dall’ultimo periodo dell’età della pietra fino all’epoca romana. La Riserva – a nord est del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga – con le sue gole è un habitat ideale per la nidificazione di numerose specie di volatili come l’aquila e il corvo reale.
Alla scoperta della biodiversità nel Parco di Vicoli
Aceri campestri, maggiociondoli, ginestre, ginepri, pioppi neri, salici. Sono solo alcune delle specie che trovano “casa” nel Parco di Vicoli, un’area di circa 10 ettari a poca distanza dall’omonimo centro di origini medievali in provincia di Pescara. Siamo sulla sponda destra del fiume Nora, popolato da trote, barbi e cavedani.
Il territorio del Parco è scarsamente antropizzato ed è una tappa d’obbligo per immergersi veramente nella natura. Vi troverete in una suggestiva area collinare, abitata da barbagianni, gheppi, faine, istrici e tassi, che dispone di una rete sentieristica di circa sei chilometri. Il Parco e l’antico borgo – che si erge a strapiombo sulla vallata del fiume – sono collegati anche da una mulattiera.
Il vecchio centro abitato è dominato dalle rovine di un castello probabilmente di proprietà dei duchi d’Acquaviva ed è databile al XV secolo. In questo “villaggio”, che prende il nome dal latino viculus – perché in epoca romana era il punto di sosta in una deviazione della via Salaria – il monumento di maggiore interesse è la chiesa della Madonna dei Cinghiali a cui la comunità del posto è particolarmente legata.
Sulle tracce delle “Genti d’Abruzzo” a Pescara
In mezz’ora circa, dal Parco di Vicoli è possibile raggiungere Pescara, che diede i natali a Gabriele D’Annunzio e che viene chiamata anche la città dei due Ponti – del Mare e di Ennio Flaiano. Qui, i possessori di APC GOLD CARD, possono visitare il Museo delle Genti d’Abruzzo a un prezzo agevolato. Ospitato in quelle che erano le carceri della fortezza cinquecentesca voluta da Carlo V d’Asburgo, il museo racconta la storia dell’uomo in Abruzzo dal suo primo apparire in epoca paleolitica fino alla rivoluzione industriale.
Con la tessera gratuita di APC, inoltre, avrete degli sconti anche per visitare il museo dedicato al pittore pescarese Basilio Cascella e la collezione di Raffaele Paparella Treccia e Margherita Devlet, a Villa Urania, composta da 151 selezionati capolavori della maiolica artistica di Castelli,
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