Nel “cuore” di Città di Castello, scrigno di opere d’arte
Storia, arte, cultura tra monumenti, musei, resti antichi, e sullo sfondo verdi colline e campagna. Tutto questo è Città di Castello ed è la meta che vi proponiamo oggi da raggiungere a bordo del vostro camper. Siamo a nord-ovest dell’Umbria, lungo l’Alta Valle del Tevere ai confini con la Toscana e poco distante dalle Marche. Città di Castello è stata fondata dagli Umbri, in seguito municipio romano e poi saccheggiata e distrutta dai Goti nel VI secolo d.C. Ricostruita e fortificata, nel X secolo ha assunto il nome attuale di Castrum Castelli.
Per lunghi tratti cinta dalle mura cinquecentesche, da molti viene chiamata “città museo” per la suggestiva atmosfera che si respira nel centro storico con signorili architetture rinascimentali, palazzi gentilizi, chiostri, loggiate, edifici di culto. Da visitare – senza dubbio – la monumentale Cattedrale del XI secolo dedicata ai Santi Florido e Amanzio, in piazza Gabriotti. La sua facciata barocca è caratterizzata da un’ampia scalinata con colonne e nicchie. A pochi passi è possibile ammirare anche un imponente campanile romanico di forma cilindrica in stile ravennate.
In centro storico merita una tappa anche la Pinacoteca comunale, che ospita una preziosa collezione di opere d’arte che vanno dal XV al XX secolo. Dalla più antica, “la Madonna in trono col Bambino” del Maestro di Città di Castello, seguace di Duccio di Boninsegna, alle opere di Spinello Aretino, Giorgio Andrea di Bartolo, Antonio Vivarini. E nelle nuove sale espositive trovano “casa” anche i capolavori di Raffaello, Luca Signorelli, Ghirlandaio, Raffaellino del Colle e Pomarancio.
Nella centralissima piazza Matteotti, poi, si affaccia il trecentesco Palazzo del Comune detto anche dei Priori, che accoglie anche alcuni resti di epoca romana. Altri edifici storici degni di nota sono Palazzo del Podestà o Palazzo Bufalini che è stato sede del circolo degli Illuminati. È soprattutto l’eleganza di questi edifici a regalare alla città un’aura quasi d’altri tempi.
Non mancano i richiami medievali nel borgo umbro con la Torre Civica del XIV secolo, uno dei simboli della città, a destra del Palazzo Vescovile, che conserva la traccia di un affresco che i Priori commissionarono a Signorelli nel 1474. Dalla cima della torre ci si può lasciare incantare dalla bellezza del centro e dalla meravigliosa collina verde della Montesca e guardare oltre l’intera valle del Tevere.
Un viaggio nella poetica di Alberto Burri (con APC Gold Card)
Per gli amanti del turismo in libertà che possiedono APC Gold Card, inoltre, è possibile visitare a prezzo ridotto (12 euro anziché 15) i musei della Fondazioni Palazzo Albizzini Collezione Burri. In due sedi museali, Palazzo Albizzini e gli ex Seccatoi del Tabacco, sono ospitate tre raccolte che rappresentano l’esposizione più esaustiva del pittore Alberto Burri. La collezione di Palazzo Albizzini, aperta al pubblico nel 1981, in venti sale ospita la raccolta antologica del Maestro: ben 150 opere realizzate dal 1948 al 1985, che si suddividono in pittura, scultura, scenografia.
Negli spazi degli ex Seccatoi del Tabacco, invece, troviamo due esposizioni permanenti: i Grandi Cicli Pittorici (128 opere dal 1974 al 1993) e l’Opera Grafica (196 opere dal 1957 al 1994) che accoglie l’intero repertorio grafico e i multipli dell’artista. Negli spazi attigui è allestita l’area multimediale documentaria che ripercorre la vita di Alberto Burri. Un’ulteriore ala espositiva è adibita alle esposizioni temporanee rivolte ad approfondire lo studio e la conoscenza dell’opera di Burri e l’influenza da lui esercitata sull’arte contemporanea. I Musei Burri a Città di Castello, infatti, costituiscono uno dei più importanti luoghi del contemporaneo in Europa.
Alla scoperta della tradizione tessile e delle arti grafiche di Città di Castello
Oltre ai musei dedicati ad Alberto Burri, con APC Gold Card potrete visitare a prezzo scontato (2,5 euro anziché 4) anche un altro importantissimo polo culturale di Città di Castello. Si tratta del Museo Tela Umbra. Istituito nel 1908 dai baroni Alice e Leopoldo Franchetti si trova al secondo piano dell’antico palazzo Tomassini, ex Bourbon del Monte. Si presenta come un percorso culturale attraverso prestigiose creazioni tessili, filati, telai d’epoca, trine, merletti e strumenti di vario genere per la tessitura.
L’itinerario museale comprende, inoltre, la riproposizione di “un’aula tipo” delle scuole (Rovigliano e Montesca) in cui veniva applicato il metodo Montessori sostenuto fortemente da Alice Franchetti. La collezione punta a tutelare e promuovere questo tipo di artigianato artistico radicato nella realtà socio-culturale del territorio. I tessuti, realizzati con grande abilità, centimetro dopo centimetro, rappresentano ancora oggi la gloria di questo laboratorio.
Ma non è tutto: la tessera gratuita di APC dà diritto anche alla visita a prezzo ridotto (10 euro anziché 13) al Museo delle Arti Grafiche che preserva la prestigiosa tradizione della tipografia e dell’editoria, presente in città fin dal XVI secolo, e permette di riscoprire le antiche tecniche artigianali dell’arte della stampa.
La Tipografia, ubicata da più di duecento anni nei locali soprastanti l’ex chiesa di San Paolo (sec. XIII), deve la sua origine agli stampatori Francesco Donati e Bartolomeo Carlucci che nel 1799 lasciarono Assisi per aprire una bottega a Città di Castello.
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