IN LUNIGIANA SULLE ORME DI DANTE
Nell’anno in cui si ricorda Dante, anche APC vuole partecipare alle celebrazioni. E lo fa alla sua maniera: proponendovi alcune mete per scoprire in camper una zona d’Italia – la Lunigiana – a cui il Sommo Poeta era profondamente legato. È un viaggio tra borghi, castelli, natura e, non ultime, le tracce che testimoniano la presenza di Dante in questa terra al confine tra Toscana, Liguria ed Emilia Romagna. Pontremoli, Mulazzo, Bagnone, Tresana e Fivizzano sono solo alcune delle tante perle che danno alla Lunigiana un fascino unico.
Dante e la Lunigiana
In questo 2021 sono tante le iniziative promosse in tutta Italia per celebrare Dante nel settecentesimo anniversario della sua morte. Tra i luoghi legati all’autore della Divina Commedia, la Lunigiana occupa un posto speciale perché qui Dante soggiornò nel 1306 durante il suo esilio. Ospitato dalla nobile famiglia dei Malaspina, il poeta fiorentino lasciò memoria di questo periodo in alcuni canti della sua opera più celebre. Non solo: durante il suo soggiorno, Dante fu anche coinvolto in prima persona nelle trattative di pace tra la famiglia Malaspina e il vescovo di Luni Antonio Canulla. Sul territorio si possono ancora trovare le tracce di questo passaggio: nella “Casa di Dante in Lunigiana” di Mulazzo, ad esempio, e in quel che resta del castello di Giovagallo a Tresana, che purtroppo oggi è ridotto a un rudere ma di cui si prospetta un recupero.
In camper, si parte da Pontremoli
Visitare la Lunigiana in camper significa prima di tutto immergersi in una natura che ti accompagna curva dopo curva. La nostra prima meta è Pontremoli, la porta della Lunigiana. Questo borgo, situato lungo la via Francigena, cattura per l’atmosfera che si respira girovagando tra i suoi vicoli e i suoi ponti alla scoperta di palazzi, botteghe artigiane e angoli nascosti del suo centro storico. Tra i principali punti di attrazione, figurano il duomo e il castello del Piagnaro che ospita il Museo delle Statue Stele: antiche, ed enigmatiche, testimonianze delle popolazioni vissute qui tra il IV e il I millennio a.C.
A Villa Dosi con APC Gold Card
Da non perdere a Pontremoli è poi la visita a Villa Dosi, un viaggio nel tempo e nella storia, tra affreschi, statue in marmo, ricchi arredi e quadri di grandi pittori. La villa, edificata alla fine del XVII secolo, è un patrimonio culturale e artistico di immenso valore, che racconta il gusto e la volontà di affermazione di una delle più importanti famiglie nella storia di Pontremoli.
Per tutti i possessori di APC Gold Card è previsto uno sconto del 10% sul tour guidato “Pontremoli segreta – Speciale Villa Dosi” organizzato dalla cooperativa SIGERIC.
Tappa dantesca a Mulazzo
Un passaggio obbligato per seguire le tracce dell’Alighieri in questa terra è Mulazzo. Qui si trova infatti la “Casa di Dante in Lunigiana”, una casa museo del XIII secolo che ricorda il soggiorno in zona del Sommo Poeta e le numerose citazioni della Lunigiana presenti nella sua opera: dal canto VIII del Purgatorio agli Atti della pace di Castelnuovo, fino alla leggenda dei primi sette canti dell’Inferno.
Bagnone e i suoi castelli
I vicoli, l’acqua del torrente, i portici del vecchio mercato. Il borgo di Bagnone è uno scrigno circondato dalla natura, da scoprire piano piano. A dominare il centro, sul punto più alto della collina, è il castello costruito nella seconda metà del Trecento dai Malaspina, di cui rimane la caratteristica torre circolare. Da qui spazia la vista e si apre su un territorio che riserva altre sorprese come il borgo di Treschietto, con i ruderi del castello a picco sul burrone, e il castello di Castiglione del Terziere.
Altra (impervia) tappa dantesca a Tresana
Memoria del passaggio di Dante si ha anche nel castello di Giovagallo a Tresana. Della struttura oggi purtroppo non restano che qualche rudere e una parte di torre. Raggiungibile attraverso un sentiero e da visitare con attenzione per la precarietà dei resti, questo è il luogo in cui Dante avrebbe conosciuto Alagia Fieschi, moglie di Morello Malaspina, la quale secondo la leggenda lo avrebbe convinto a completare la Divina Commedia.
Fivizzano, “la Firenze della Lunigiana”
Così il borgo di Fivizzano era chiamato, per la sua eleganza e i numerosi palazzi che lo abbellivano. Oggi a testimoniare questo appellativo sono soprattutto la centrale piazza Vittorio Emanuele II, con la sua fontana, e Palazzo Fantoni-Bononi che ospita il Museo della stampa. Poco distante, meritano una visita la “Verrucola de’ Bosi”, con una fortezza dai caratteristici tratti medievali, e il borgo di Cerignano con il convento de frati Carmelitani fondato a metà del Cinquecento.
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